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Storia della motocicletta

MotoCultura

 

Breve storia della motocicletta
(fonte WikipediA)


L'invenzione della motocicletta con motore a scoppio viene fatta risalire a due inventori tedeschi, Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach che costruirono il primo prototipo nel 1885 in una piccola officina di Cannstatt (nelle vicinanze di Stoccarda). Un altro progenitore viene considerato il veicolo funzionante a vapore costruito dall'inventore francese Louis-Guillaume Perreaux che ha depositato i primi brevetti nel 1868. Prima della fine del XIX secolo i primi esemplari funzionanti vennero messi in vendita e da quel momento si assistette ad una continua evoluzione della motocicletta, grazie ad aziende di tutto il Mondo, sia in Europa che negli USA. Fino agli anni sessanta la produzione era per la gran parte Europea, con l'industria Inglese, Tedesca e Italiana in particolare evidenza, negli ultimi decenni la parte del leone viene fatta dalle industrie Giapponesi.



Le tipologie di Motociclette


Ciclomotore


È indubbiamente il primo passo per cominciare a conoscere le due ruote motorizzate. Può essere dotato di un motore elettrico o a scoppio o, più raramente, di entrambi (motorizzazione bimodale). In ogni caso, la velocità massima del ciclomotore è limitata a 45 km/h dal Codice della strada. Quest'ultimo stabilisce inoltre che la cilindrata non può superare i 50 cc e consente il trasporto del passeggero (per i modelli omologati) solo se il conducente è maggiorenne. In Italia si può condurre dall'età di 14 anni, dopo aver conseguito il Certificato di Idoneità alla Guida (o patentino). Per circolare deve essere munito di uno speciale contrassegno identificativo (targhino), rilasciato con procedura semplificata dagli uffici della Motorizzazione Civile. Nonostante le prestazioni limitate e le dimensioni ridotte, i ciclomotori sono spesso equipaggiati con le migliori tecnologie disponibili ed utilizzate anche su motociclette ben più grandi e sofisticate, dall'alimentazione a iniezione, ai freni a disco. Oltre che come mezzo per imparare, il ciclomotore ha molto successo per la sua economicità e per l'agilità nel traffico urbano, e per questo è apprezzato da utilizzatori di ogni fascia di età, soprattutto nella versione scooter, più pratica e protettiva.

Motocicletta da strada


È probabilmente il tipo di motocicletta più diffuso, inserendo in questa categoria dalle moto naked (nude), senza alcuna forma di carenatura all'avantreno per proteggere il motociclista dagli eventi atmosferici, abbastanza leggere ed agili, sino a giungere alle grand cruiser, moto con carrozzerie molto ampie ed avvolgenti e con grandi bauletti sul lato posteriore, destinate soprattutto ai grandi viaggi autostradali. La motocicletta media oggi può essere considerata quella che ha una cilindrata intorno ai 600 cc che offre un buon compromesso di peso e velocità, con una appendice aerodinamica anteriore (un cupolino) con funzioni protettive e la possibilità di installazione di contenitori posteriori (i bauletti). Tutto al fine di poter essere utilizzata piacevolmente in ogni condizione di tempo e di strada.

Motocicletta da fuoristrada


Sono delle motociclette studiate appositamente per percorsi accidentati e spesso non asfaltati, vengono categorizzate in veicoli da cross, da enduro e da trial, ciascuna con le sue specificità; le prime, molto leggere, sono caratterizzate da sospensioni molto robuste e con corsa lunga, adatte ad assorbire la maggior parte delle asperità e dei salti a cui la moto viene sottoposta, le seconde con un assetto meno esasperato per agevolare l'utilizzazione mista, anche su strade asfaltate, con medie di percorrenza abbastanza elevate. Il terzo tipo invece si caratterizza da motorizzazioni con una coppia motrice molto elevata e a bassi regimi che consente il superamento anche di ostacoli a prima vista insormontabili. Ma oltre a questi tipi di motociclette, esistono anche motociclette chiamate supermotard, derivate dalle cross, le quali montano gomme e sospensioni per la strada, seguite anche da un buon impianto frenante, il quale deve far arrestare la moto da velocità molto elevate. Questi tipi di moto, sono usate per correre in kartodromi e piste asfaltate al quale viene aggiunto un breve tratto sterrato.

Motociclette particolari


Sul tema del veicolo a 2 ruote si sono sviluppate molte idee da cui sono uscite delle moto particolari, con caratteristiche uniche e non inseribili in una categoria specifica come:

  • Moto super sportive, derivate dalle motociclette da competizione, con potenze e velocità elevatissime (in alcune nazioni e per alcune case motociclistiche autolimitate). Sono veicoli che offrono solo una sistemazione di fortuna per il passeggero e utilizzabili a fondo solamente in pista, inoltre adottano delle soluzioni come l'ammortizzatore di sterzo il cui utilizzo è quasi esclusivo per tali veicoli.
  • Custom, nate negli USA ma con molti estimatori anche in Europa, sono moto con la ruota anteriore molto spostata in avanti rispetto al manubrio, in cui il guidatore si trova a guidare in una posizione quasi sdraiata, spesso avvalendosi di un appoggiaschiena posteriore. Sono moto caratterizzate anche da molte cromature e spesso da verniciature appariscenti, non molto agili ma comode per lunghi viaggi su strade quasi rettilinee come quelle che si trovano normalmente negli USA. Il termine Custom deriva da Customize, che in inglese significa personalizzare. Infatti i possessori di questo tipo di moto sono soliti modificarne svariati particolari a seconda dei propri gusti.
  • Velocipedi, un'unione tra una bicicletta, di cui conserva gli apparati principali di propulsione, i pedali, e un motore che si può, a comando, inserire per trasformarla in un veicolo a motore.


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